domenica 12 luglio 2009

Cifrare una e-mail con Thunderbird

Thunderbird è la migliore applicazione alla quale affidare la gestione della posta elettronica. L'installazione è semplicissima. Basta digitare il seguente comando da "Terminale":

sudo apt-get install thunderbird thunderbird-locale-it

Occorre però rilevare che i messaggi inviati e/o ricevuti, dopo aver configurato una casella di posta (per Gmail consultare la Guida di Google), possono essere intercettati da hacher, provider, ecc..

Pertanto, al fine di migliorare la propria privacy, è consigliabile cifrare le e-mail installando da "Terminale" i programmi GnuPG, Enigmail e Enigmail-locale-it.

sudo apt-get install gnupg enigmail enigmail-locale-it

A questo punto, per trasmettere una e-mail cifrata il cui contenuto dovrà rimanere noto solo a due interlocutori bisogna generare una chiave privata che consente di accedere a un messaggio di posta inviato utilizzando la relativa chiave pubblica.

Per creare la citata coppia di chiavi accedere alla barra degli strumenti di Thunderbird e selezionare OpenPGP, Gestione delle chiavi, Genera, Nuova coppia di chiavi. Indicare l'account a cui associare la coppia di chiavi, la passphrase (cioè la password), spuntare la casella "La chiave non scadrà" e cliccare su "Genera chiave" lasciando inalterate le impostazioni "Avanzate.

Le chiavi generate possono essere revocate, importate, esportate e pubblicate come spiegato nella Guida della Comunità di Ubuntu.

L'ultima operazione da eseguire è quella di configurare le "Impostazioni OpenPGP (Enigmail)" alle quali si accede dalla barra degli strumenti di Thunderbird dopo aver selezionato Modifica e Impostazioni account...






Dopo aver implementato la schermata precedente selezionare "Avanzate". Finiremo nelle "Impostazioni generali".






Dopo aver cliccato sul tasto OK completare le impostazioni come di seguito illustrato.


















Ora lo scambio delle comunicazioni di posta elettroniche può ritenersi sicuro.



P.S.: non mi assumo alcuna responsabilità su danni e/o malfunzionamenti causati da quanto riportato nel post.

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domenica 21 giugno 2009

OpenOffice 3.1 per Ubuntu

OpenOffice è una suite gratuita per l'ufficio, alternativa e compatibile alla costosa Microsoft Office, che consente di utilizzare un software di video scrittura (Writer), un foglio elettronico (Calc), un modulo per la creazione di presentazioni (Impress), un programma di disegno vettoriale (Draw), un database (Base), un editor di formule (Math), ecc..

In Ubuntu 9.04 (Jaunty Jackalope) è presente la versione 3.0.1 che è stata notevolmente migliorata e implementata di nuove funzioni con il rilascio della versione 3.1.0.

Per installare il nuovo software occorre rimuovere quello vecchio digitando i seguenti comandi da "Terminale":

sudo apt-get remove openoffice*.*
rm -fr .openoffice.org

Inoltre, per il corretto funzionamento della suite, bisogna installare il pacchetto "sun-java6-jre" con "Synaptic" (Sistema/Amministrazione/Gestore pacchetti Synaptic).

Non rimane che scaricare sulla scrivania "OpenOffice 3.1.0" dall'indirizzo "http://it.openoffice.org/download/3.1.0/download310.html", scompattarlo (dopo averlo copiato nella "Cartella home") selezionando il comando "Estrai qui" (con il tasto destro del mouse) e installarlo (da "Terminale") con il seguente comando:

sudo dpkg -i OOO310_m11_native_packed-3_it.9399/DEBS/*.deb

L'ultima operazione consiste nell'installazione delle "icone" di OpenOffice. Aprire con un doppio click la cartella "OOO310_m11_native_packed-3_it.9399" che si trova nella "Cartella home" (Risorse/Cartella home) ed entrare in "DEBS" ripetendo il doppio click su "desktop-integration". In quest'ultima cartella troviamo il file "openoffice.org3.1-debian-menus_3.1-9393_all.deb" che consentirà l'installazione delle icone con un altro doppio click su di esso.

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domenica 24 maggio 2009

Anonimato in rete con Tor

Tor è un programma che impedisce di far conoscere a curiosi e/o malintenzionati i siti visitati rendendo difficoltoso il percorso a ritroso per risalire all'identità dell'utente. Questo è possibile in quanto mette in comunicazione due indirizzi TCP/IP utilizzando molteplici nodi intermedi.

Per installare Tor in Ubuntu Jaunty Jackalope aggiungere i repository ufficiali del progetto The OnionRouter. In altri termini, aprire il Terminale, dopo aver selezionato Applicazioni e Accessori e scrivere (tutto su una riga):

echo -e "
deb http://mirror.noreply.org/pub/tor jaunty main\ndeb-src http://mirror.noreply.org/pub/tor jaunty main" | sudo tee -a /etc/apt/sources.list

Importare la chiave gpg e aggiornare digitando i seguenti comandi:

gpg --keyserver subkeys.pgp.net --recv 94C09C7F

gpg --fingerprint 94C09C7F

gpg --export 94C09C7F | sudo apt-key add -

sudo apt-get update


Infine installare Tor selezionando Sistema, Amministrazione, Gestore pacchetti Synaptic.




L'installazione di Tor provoca anche quella di Privoxy (filtra eventuali siti dannosi) che occorre configurare. Aprire il Terminale e scrivere il seguente comando:

gedit /etc/privoxy/config


Commentare (inserire "#" ad inizio linea) le righe "logfile logfile" e "jarfile jarfile" del file di configurazione di Privoxy.




Aggiungere
in fondo al citato file di configurazione "forward-socks4a / localhost:9050 .".





Riavviare Tor e Privoxy con i seguenti comandi:

sudo /etc/init.d/privoxy restart
sudo /etc/init.d/tor restart

Sia Tor che Privoxy girano come servizi e dunque verranno avviati ogni volta al boot di Ubuntu. Non occuperanno, però, molta CPU.

A questo punto, se utilizziamo Firefox, consiglio di installare il plugin Torbutton (farà comparire un pulsante in basso a destra denominato "Tor attivato/disattivato") per attivare oppure disattivare la navigazione in anonimato.




Per verificare che tutto funzioni correttamente assicurarsi che il proprio indirizzo IP identificato dal sito "www.ilmioip.it" venga cambiato dopo l'attivazione di Torbutton.

La navigazione anonima potrebbe essere molto più lenta di quella abituale.


P.S.: non mi assumo alcuna responsabilità su danni e/o malfunzionamenti causati da quanto riportato nel post.


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domenica 17 maggio 2009

Chiavetta Internet HUAWEI E169

La tecnologia HSPA (estensione dello standard UMTS) consente una connessione mobile ad internet (con cellulare o chiavetta USB) a una velocità di 7.2 Mbit/s.

Per collegarmi a internet, dove non arriva l'ADSL o non esiste un punto d'accesso Wi-Fi, preferisco utilizzare una chiavetta internet USB ("HUAWEI E169") al posto di un cellulare, in quanto quest'ultimo deve essere spesso ricaricato.

La citata chiavetta è compatibile con il kermel di Ubuntu 9.04 e pertanto, non occorre installare alcun driver. Basta collegare il dispositivo al computer e configurare i parametri per la connessione a internet attraverso una procedura semplice e guidata.

Per iniziare, selezionare Sistema, Preferenze, Connessioni di rete. Apparirà la seguente finestra.






Cliccare su "Aggiungi" e dopo una schermata di benvenuto, selezionare l'operatore (es.: Tim, H3G, Vodafone, Wind, ecc.).






Cliccare su "Avanti" per proseguire.







Cliccare infine su "Applica". Finiremo nella seguente schermata.







Per accedere a internet, occorre selezionare l'operatore (es. Tim) dopo aver cliccato sull'icona della connessione di rete nell'area di notifica e collegato la chiavetta USB al PC.






P.S.: non mi assumo alcuna responsabilità su danni e/o malfunzionamenti causati da quanto riportato nel post.


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sabato 16 maggio 2009

Stampante di rete: HP Officejet 7310 All-in-One

Ubuntu riconosce automaticamente la maggior parte delle stampanti locali che vengono collegate al computer con il cavo USB. Nel caso in cui, questo non avvenga, basta avviare la procedura guidata per l'installazione. Per accedere a quest'ultima selezionare Sistema, Amministrazione e Stampa dal "Menù principale di GNOME".





Vediamo ora come configurare una stampante di rete (HP Officejet 7310 All-in-One) collegata ad es. a un router con un cavo ethernet.

Cliccando sulla voce "Nuovo" di cui alla schermata precedente, viene automaticamente individuata la citata stampante (appartiene alla serie "HP Officejet 7300").






Selezionare il tasto "Avanti" per avviare la ricerca automatica del driver. Finiremo nella seguente schermata ove occorre inserire il nome esatto della stampante e cliccare su "Applica".





Ora nella schermata iniziale verrà visualizzata la stampante installata.






A questo punto, conviene abilitare anche la funzione fax per poter spedire i documenti creati direttamentre dal software Open Office.

Cliccare ancora su
"Nuovo" e selezionare la periferica come nella seguente schermata.






Selezionando il tasto "Avanti" viene avviata la ricerca automatica del driver del fax. Inserire il nome esatto della stampante fax e cliccare su "Applica".






Avremo la seguente situazione.






Infine per le stampanti HP consiglio di installare (da "Applicazioni", "Aggiungi/Rimuovi...") anche il software "HPLIP Toolbox" che gestisce graficamente le molteplici funzioni delle stesse.




L'applicazione sarà disponibile in "Preferenze" dopo aver cliccato sulla voce "Sistema" del "Menù principale di GNOME".


P.S.: non mi assumo alcuna responsabilità su danni e/o malfunzionamenti causati da quanto riportato nel post.


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sabato 9 maggio 2009

Ubuntu 9.04 (Jaunty Jackalope): boot da chiave USB

Il sistema operativo Ubuntu può essere usato e/o installato su un qualsiasi computer utilizzando una chiave USB invece del CD/DVD.

La prima cosa da fare è quella di installare l'applicazione "Editor di partizioni per Gnome (GParted)". Basta cercare l'applicazione in "Aggiungi/Rimuovi..." dopo aver selezionato "Applicazioni" nel "Menù principale di GNOME".





Successivamente inserire la chiave USB nella relativa porta del computer e avviare il citato software da "Sistema" e "Amministrazione" nel "Menù principale di GNOME".

Selezionare la chiave USB (in alto a destra dello schermo) e cliccare sulla stessa (con il tasto destro del mouse) per scegliere "Gestione flag".






Fleggare la voce "boot".







Ora chiudere l'applicazione "GParted", inserire il "CD/DVD di Ubuntu" nel relativo lettore e avviare il programma "Creazione disco di avvio USB" dopo aver selezionato "Sistema" e "Amministrazione" nel "Menù principale di GNOME". Nella seguente schermata spostare il cursore accanto alla voce "Dimensione" tutto verso destra (se decidiamo di usare la chiave USB solo per Ubuntu) e premere su "Crea disco di avvio".






A questo punto possiamo inserire la chiave USB in un qualsiasi PC e ottenere il boot di Ubuntu senza doverlo installare.


P.S.: non mi assumo alcuna responsabilità su danni e/o malfunzionamenti causati da quanto riportato nel post.
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mercoledì 6 maggio 2009

Shutter e altri metodi per uno screenshot

Screenshot è un termine inglese che indica lo "scatto fotografico" (shot) di ciò che viene visualizzato sullo "schermo" (screen) del computer.

Il metodo più veloce per catturare l'immagine dell'intera scrivania è quello di premere sul tasto "Stamp", mentre l'istantanea della sola finestra attiva si ottiene con la combinazione dei tasti "Alt+Stamp".

Invece, se desideriamo impostare un ritardo nello "scatto fotografico" oppure includere il "puntatore", il "bordo di una finestra" e un "effetto" (ombra/bordo) si può utilizzare l'applicazione offerta da Ubuntu alla quale si accede cliccando sulla voce "Applicazione" del "Menù principale di GNOME" e successivamente su "Accessori" e "Cattura schermata".






A mio avviso, è consigliabile utilizzare Shutter, un software molto più potente che consente non solo di catturare tutto ciò che appare sullo schermo o una sezione di esso, ma anche applicare effetti (toni di grigio, ombreggiature, sfumature, ecc.), catturare una pagina web immettendo l'URL e altro.

L'installazione prevede l'abilitazione dei "repository" che si trovano all'indirizzo "https://launchpad.net/~shutter/+archive/ppa".






Aprire l'applicazione "Sorgenti Software" cliccando su "Sistema" e "Amministrazione" nel "Menù principale di GNOME". In seguito, selezionare "Software di terze parti" e aggiungere le seguenti righe con il tasto "Aggiungi".

  • "deb http://ppa.launchpad.net/shutter/ppa/ubuntu jaunty main";
  • "deb-src http://ppa.launchpad.net/shutter/ppa/ubuntu jaunty main".




Ora digitare i seguenti comandi dopo aver avviato il "Terminale" da "Applicazioni" e "Accessori" nel "Menù principale di GNOME".


wget -q http://shutter-project.org/shutter-ppa.key -O- sudo apt-key add -

sudo aptitude update


sudo aptitude install shutter

Shutter sarà disponibile nel "Menù principale di GNOME" (cliccare sulle voci "Applicazioni" e "Accessori").






P.S.: non mi assumo alcuna responsabilità su danni e/o malfunzionamenti causati da quanto riportato nel post.
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domenica 3 maggio 2009

Totem Xine e i formati proprietari multimediali

I programmi installabili in Ubuntu (attraverso internet) si trovano in quattro archivi software (repository) già inclusi nella distribuzione:

  • Main: contiene software libero che riceverà aggiornamenti di sicurezza e supporto tecnico da parte degli sviluppatori di Ubuntu.
  • Restricted: contiene software non completamente libero ma indispensabile per l'utilizzo di Ubuntu su alcuni computer (es. driver delle schede video). Queste applicazioni non possono essere modificate dagli sviluppatori di Ubuntu i quali possono solo segnalare problemi ai loro autori per la risoluzione.
  • Universe: contiene software libero e/o disponibile sotto svariate forme di licenza che riceverà aggiornamenti di sicurezza e supporto tecnico quando verranno resi disponibili dagli autori della comunità di Linux che lo hanno creato.
  • Multiverse: software non libero che non riceverà aggiornamenti di sicurezza e supporto tecnico dalla comunità.

I citati repository sono visualizzabili nell'applicazione "Sorgenti Software" consultabile dopo aver cliccato su "Sistema" e "Amministrazione" nel "Menù principale di GNOME".




Occorre precisare che Ubuntu installa soltanto "formati di file non proprietari" (formati liberi), cioè non protetti dalle leggi sui brevetti e sul copyright.

Conseguentemente per eseguire, ad esempio, un "brano .mp3" oppure visualizzare alcuni "formati video", occorre installare i "formati proprietari multimediali" più comuni (es. MP3, WMV, ecc.), alcuni dei quali si trovano nei repository di cui sopra, mentre altri in quello "Medibuntu" (archivio di software non libero) che occorre abilitare prima di poterlo utilizzare.

Provvediamo pertanto ad aprire il "Terminale" dopo aver cliccato su "Applicazioni" e "Accessori" nel "Menù principale di GNOME" e digitiamo i seguenti comandi:


sudo apt-get update && sudo apt-get install medibuntu-keyring

sudo apt-get --yes -q --allow-unauthenticated install medibuntu-keyring; sudo apt-get -q update


sudo wget http://www.medibuntu.org/sources.list.d/`lsb_release -cs`.list --output-document=/etc/apt/sources.list.d/medibuntu.list; sudo apt-get -q update

sudo apt-get update


Ora nell'applicazione "Sorgenti Software" (precisamente in "Software di terze parti") avremo la seguente situazione.






Non rimane che installare i pacchetti per la riproduzione dei "formati proprietari multimediali" digitando i seguenti comandi dopo aver aperto il "Terminale":


sudo apt-get install ubuntu-restricted-extras

sudo apt-get install gstreamer0.10-fluendo-mp3

sudo apt-get install sudo apt-get install w32codecs (digitare "sudo apt-get install w64codecs" se abbiamo l'architettura a 64 bit)

sudo apt-get install libdvdcss2

sudo apt-get install moonlight-plugin-mozilla

sudo apt-get install gstreamer0.10-plugins-bad-multiverse

sudo apt-get install gstreamer0.10-plugins-bad

sudo apt-get install unrar

sudo apt-get install rar

sudo apt-get install unace-nonfree


Ora installiamo il riproduttore audio video "Totem Xine" che, rispetto "Totem Gstreamer" (fornito dalla distribuzione di Ubuntu), supporta meglio alcuni dei citati formati proprietari. Basta selezionare il comando "Aggiungi/Rimuovi...", dopo aver cliccato su "Applicazioni" nel "Menù principale di GNOME" e cercare l'applicazione per l'insediamento.






Infine rimuoviamo il riproduttore audio video "Totem Gstreamer".







Buon divertimento!



P.S.: non mi assumo alcuna responsabilità su danni e/o malfunzionamenti causati da quanto riportato nel post.



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venerdì 1 maggio 2009

Ripristino con Clonezilla

Nel caso il computer dovesse rovinarsi per un qualsiasi motivo, il backup (cfr. post “Backup con Clonezilla”) del sistema operativo e delle applicazioni può essere ripristinato perfettamente inserendo il CD/DVD live di Clonezilla nel relativo lettore, avendo cura di impostare quest'ultimo come primo dispositivo nella sequenza di boot del computer.





Non appena Clonezilla verrà caricato nella ram, selezioniamo “Default setting, VGA 1024x768”.






Selezioniamo la lingua “English”. Nell'ultima versione del programma è possibile selezionare anche la lingua italiana.






Confermiamo “Don't touch keymap” (significa “non modificare la mappatura della tastiera”).






Selezioniamo il comando “Start Clonezilla” per avviare Clonezilla.







Scegliamo se salvare o ripristinare l'immagine di un intero disco o di una sua partizione o clonare un intero disco o una sua partizione in un altro disco o partizione. Nel nostro caso premiamo sulla prima scelta “device-image disk/partition to/from image”.






Selezioniamo “Use local device (Es: hard disk, drive USB)”. Preciso che è comunque possibile eseguire il ripristino dal disco fisso del computer oppure da un server ssh, samba e nfs.






Colleghiamo alla porta USB la pen e/o disco esterno sul quale abbiamo eseguito il backup, attendendo circa cinque secondi prima che venga riconosciuto e premiamo “invio”.





Nella schermata successiva selezioniamo la pen e/o disco esterno collegato (es.: “sdb1 250 GB vfat” nel caso sia stato utilizzato un disco esterno da 250 GB) e confermiamo la directory dell'immagine di Clonezilla “/ Top directory in the local device”.

Ora Clonezilla mostra l'utilizzo dello spazio su disco del file system e chiede di premere “invio” per continuare.





Successivamente selezioniamo “restoredisk” (ripristina un intero disco da un'immagine creata in precedenza).




Scegliamo il file immagine da ripristinare selezionabile nella pen e/o disco esterno utilizzato al momento del backup (es.: 2008-09-29-08-img).




Selezioniamo con “spazio” il disco fisso da ripristinare.





Selezioniamo il parametro avanzato “-g auto”.






Selezioniamo l'altro parametro avanzato “Use the partition table from image”.






Infine scegliano “-p poweroff” per arrestare il computer quando termina l'operazione di ripristino. Si può comunque optare per “-p true” (non fate nulla fino a quando il ripristino non termina) oppure per “-p reboot” (riavvio del client quando termina il ripristino).

Premiamo ancora una volta “invio” e digitiamo due volte “y” per continuare. Inizierà l'operazione di ripristino dell'intero disco fisso.






P.S.: non mi assumo alcuna responsabilità su danni e/o malfunzionamenti causati da quanto riportato nel post. Continua...